“Sei sempre in ritardo...!”



Vi sarà capitato sicuramente di conoscere almeno una persona che considera i suoi ritardi agli appuntamenti una peculiarità del proprio carattere e che pensa: “ormai è tardi, non posso cambiare, sono fatto così!”, o magari lo pensate di voi stessi..

Ma che significato possiamo dare al ritardo cronico?

Talvolta, specie quando è complicato spiegare a parole all'altro le proprie posizioni personali, taluni comportamenti vengono utilizzati, in modo più o meno consapevole, per comunicare.
Anche il ritardo cronico può essere un'arma, un "messaggio" che sottende un disinteresse o un disagio.

Quali sono i molteplici messaggi impliciti al ritardo?

Indica l’arroganza di un sé grandioso?
Sottolinea lo scarso interesse e rispetto per gli altri e quello che fanno?
Comunica il desiderio di rivincita, quando la persona si sente in una posizione di svantaggio rispetto agli altri?
Evidenzia il bisogno di essere desiderati, attesi?
O altro?

I motivi del ritardo cronico possono essere uno o molteplici ed il primo passo per cambiare è divenire consapevoli. Anche se i ritardatari sono spesso colti da rimorsi, questo non è un atteggiamento che promuove il cambiamento mentre è possibile rispettare gli altri imparando a conoscere i loro punti di vista e rispettare se stessi imparando a rispondere ai bisogni impliciti che spingono a preferire il ritardo al comunicare la propria reale posizione.